Andar per erbe

 

Andar per erbe: le erbe spontanee hanno rappresentato, fino all'avvento della moderna era del supermercato, un'importante integrazione della dieta delle popolazioni meno abbienti.
Le erbe spontanee hanno accompagnato e accompagnano tutt'ora gli ortaggi coltivati; a volte li sostituiscono, se questi non sono disponibili. Sono state impiegate per zuppe, minestre, risotti, insalate, ripieni, frittelle dolci e salate, sott'aceti; ingegnosamente si è ricorsi alla tostatura di radici per produrre qualcosa di simile al caffé, mentre ci si è altrettanto impegnati per rendere commestibili erbe che non sono molto appetitose.
Oggi che non ci manca nulla, riscoprire l'uso delle erbe spontanee significa esplorare sapori antichi che per noi risultano nuovi e integrare naturalmente la nostra dieta con sali minerali, vitamine e sostanze benefiche di cui le piante, spesso dotate anche di proprietà officinali, sono ricche.


D'altro canto la nostra situazione non più di necessità sconsiglia di consumare erbe potenzialmente tossiche: a volte lo stadio di sviluppo fa la differenza, a volte lo fanno la quantità e la frequenza d'uso. In tutti i casi dubbi, non c'è motivo di rischiare.

Per lo stesso motivo, se è indipensabile che chi raccoglie funghi sappia identificare le specie velenose, lo è anche per chi raccoglie erbe.
Non tutto ciò che è naturale è innocuo: anche in Toscana si trovano erbe e bacche che possono causare intossicazioni mortali.

E' indispensabile inoltre sapere che per quelli che sono considerati prodotti secondari dei boschi la Regione Toscana prevede dei limiti precisi, di quantità o di tempistica.

Per fragole, lamponi e mirtilli è consentita la raccolta di 2 kg/persona/giorno. Per le more 3 Kg/ persona/ giorno. Per le bacche di ginepro 500 gr/persona/giorno. Per gli asparagi non c'è un limite di quantità ma il periodo di raccolta termina il 31 maggio (Fonte: Regione Toscana).

Cosa occorre per diventare esperti raccoglitori:

  1. scarpe comode, meglio se da trekking o comunque con suola adeguata e possibilmente alte alla caviglia.
  2. pantaloni lunghi o calzettoni spessi, soprattutto per andare nei boschi e in zone dove l'erba è alta.
  3. un bastone, utile per scansare la vegetazione
  4. un cesto, più ingombrante del sacchetto di plastica ma più adatto a mantenere fresche le erbe
  5. un coltellino tascabile, utile per recidere le rosette di foglie senza raccoglierne la radice
  6. un manuale di riconoscimento delle erbe con foto e descrizioni chiare
  7. guanti spessi se intendete raccogliere ortiche

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