Sì, cambiare

Segnalo questo articolo perché lo sottoscrivo in pieno, perché non saremmo qui se non avessimo deciso che valeva la pena cercare di vivere come volevamo. 

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 "(...) il cambiamento: quello effettuato da alcune persone e quello che spaventa molte altre.
Di fronte ad una scelta nuova, ad un taglio con il passato, ad una rottura di schemi predefiniti, infatti, il nostro organismo innalza barriere, la nostra mente elabora scuse, il nostro cuore costruisce recinti. “Sarebbe bello, ma è impossibile” – ci affanniamo a spiegare. “Sì, facile farlo per quello là, con tutti i suoi soldi, ma io non posso!” – ci confortiamo. “E poi la mia famiglia non capirebbe, devo mantenere tre figli, la vita costa, mia mamma è anziana, ho il mutuo da pagare, sono troppo avanti con gli anni, il sistema non lo permette, i politici fanno schifo, c’è la crisi”.
Siamo molto accalorati quando elenchiamo tutte queste motivazioni. Qualche volta diventiamo persino aggressivi. Sì, perché se ci fermassimo a pensare, se provassimo ad ascoltare l’altro, se magari aprissimo davvero gli occhi e ci accorgessimo che “quello là” stava in una situazione più difficile della nostra eppure ce l’ha fatta, ed è persino disposto a raccontarci come… beh, in quel caso saremmo obbligati a confrontarci con i nostri spettri, con l’unico vero impedimento alla realizzazione dei nostri desideri: noi, io, tu."

L'autore di queste parole è Daniel Tarozzi, giornalista che ha percorso l'Italia per mesi, intervistando persone comuni che in qualche modo stanno cambiando la loro quotidianità. Le storie sono state raccolte in un libro, "Io faccio così". Sarebbe un gradito regalo di Natale, ecco.  :-)

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